Le onde smarrite della tenda rossa

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Il 6 dicembre 1927 il Principe Pietro Lanza di Scalea – Presidente della Reale Società Geografica Italiana e Italo Balbo – Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Aeronautica firmavano la Convenzione che dava inizio alla “Spedizione aerea italiana nelle regioni artiche”. Iniziava così l’avventura del dirigibile “Italia”, progettato da Umberto Nobile, che avrebbe legato per sempre il proprio destino a quello della radio. Questo libro indaga nella storia del dramma dell’etere che si consumò tra il mattino del 25 maggio 1928, quando il dirigibile precipitò sui ghiacci, e la sera del 3 giugno seguente. In quei giorni, un angoscioso silenzio radio separò i naufraghi, che avevano trovato rifugio nella “Tenda Rossa”, dal resto del mondo. Il radiotelegrafista Giuseppe Biagi cercò tenacemente di contattare la nave appoggio “Città di Milano”, puntò l’antenna della radio da campo nella sua direzione, rispettò gli orari convenuti. Inaspettatamente, il radioamatore russo Nicolaj Schmidt captò un frammento dell’S.O.S. da molto più lontano e da altra direzione. Nacquero subito racconti, verità, miti e leggende che si sono rinnovate, talvolta arricchite di sempre nuovi particolari, fino ai nostri giorni. L’autore risale il lungo percorso delle impronte lasciate dai protagonisti di quell’avventura polare alla ricerca delle cause che avevano impedito alla nave di intercettare la “Tenda Rossa” per così tanto tempo. Nel silenzio delle onde radio – che avevano “smarrito” la loro strada – l’autore, attraverso la prima vera indagine storica, smonta vecchie polemiche e leggende, scoprendo scenari inediti dell’intera spedizione: come era stata concepita e organizzata, con quali avveniristici sistemi di comunicazione aveva sfidato i segreti dell’Artico e quale sarebbe stato il prezzo che i protagonisti dell’impresa avrebbero poi pagato.

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Weight 2 kg